Penelope hai mai osservato le stelle nella tua Itaca?
Chissà in quali meravigliosi cieli hai fissato lo sguardo e
qual era il profumo che ti riempiva mentre ti addentravi nei meandri astrali.
Profumo di mare. Forza di vita e rinascita.
Mi hanno spiegato, con dovizia matematico scientifica, che il
posizionamento dei pianeti al momento esatto della nostra nascita determina
grandemente il nostro modo di essere così come il transito attuale di questi
ultimi, nelle nostre dodici case, può fornirci consapevolezze nuove sui nostri
modi di agire presenti e futuri. Nessuna banale predizione a cui affidarsi supinamente
bensì una autorevole direzione che i
nostri passi possono attivamente imboccare.
Non voglio convincere gli scettici, li comprendo. Io invece
credo a tutto questo, senza falsi pudori: è un modo di vedere le cose che mi
affascina e coinvolge la mia fantasia in ogni suo aspetto.
Ogni pianeta è un mondo, un mito rappresentativo di una
modalità dell’essere, mentre ogni casa è il luogo della nostra realizzazione,
del talento, dell’attitudine: l’habitat di una delle tante parti che compongono
la nostra variegata personalità.
Siamo popolati da incredibili sfumature amica, non ci
limitiamo ad essere un blocco granitico da scolpire lungo la via. Siamo
composti di spirito, arte, passioni, di realizzazioni economiche e personali, rapporti
con il cibo, di amore, di paterno e materno, di occulto e religioso, d’indole
fisica e istintuale, di creatività, forza e debolezza. E ancora molto, molto
altro.
Le case parlano di noi e della nostra natura policroma e
multiforme.
Mi affascina questo mondo Penelope e mi fa sentire legata
all'universo, al cosmo. Guardarsi attraverso il cielo amplifica quel sentimento
di unificazione con il tutto che tanto “consola” e, allo stesso tempo, intima
all'azione consapevole e mirata.
Ricordi la consapevolezza? Lì risiede ogni risposta spogliata
dei segreti o di false giustificazione: “Conosci te stesso”, dicevano gli
antichi.
La connessione con l’universo e con la sensibilità psichica,
residente oltre la contingenza, entrano a far parte di questa mia nuova vita:
le accolgo come doni e conferisco loro il volto di nuovi angeli che conducono e
tengono la mano verso la piena realizzazione della mia persona.
Noi ci ammaliamo Penelope e non unicamente di patologie
incurabili.
Pigrizia, depressione, pesantezza, egoismo, insoddisfazione e
tanti altri mali del vivere prendono il sopravvento su di noi perché non
crediamo abbastanza, non abbiamo sufficiente fede nel percorso che ogni giorno
ci si apre dinnanzi e nelle forze di cui siamo stati dotati per percorrerlo nel
miglior modo possibile.
Ho compreso che questa fiducia la si esplicita solamente dando
piena realizzazione ai propri talenti e potenzialità. La consapevolezza di chi
siamo e dove stiamo andando ci dona uno sguardo intenso ed amorevole verso noi
stessi e ci conduce là, a compiere il mistero per cui siamo volati su questa
terra.
Da piccola credevo che un personaggio curioso della mia
fantasia, dal nome altrettanto improbabile, trasportasse noi cuccioli di pancia
in pancia fino a che non fossimo noi a decidere in quale fermarci, per poter crescere e poi
nascere.
Eccomi qua. Sono nata, sono al mondo per realizzare la mia “cosa”,
che tutto l’universo si adoperi affinché io, ed ognuno di noi, possa farcela!
Voi pianeti, voi stelle, parlateci, guidateci, indicateci la
strada: sarò l’unica ed inimitabile a percorrerla, nel bene e nel male, e
desidero arrivare fino in fondo, senza nulla perdere di questa meravigliosa
avventura del realizzare me stessa.
Le mie vie si stanno illuminando e il mio cuore è già più
pacificato: il buio è dissolto ed ora bisogna muovere i passi giusti, usare i
talenti insiti in me indirizzandoli verso l’unica strada possibile.
Sono davvero “a un passo dal possibile”.
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