martedì 10 giugno 2014

LA PAROLA ALLE STELLE: "AD UN PASSO DAL POSSIBILE"

Penelope hai mai osservato le stelle  nella tua Itaca?

Chissà in quali meravigliosi cieli hai fissato lo sguardo e qual era il profumo che ti riempiva mentre ti addentravi nei meandri astrali.

Profumo di mare. Forza di vita e rinascita.

Mi hanno spiegato, con dovizia matematico scientifica, che il posizionamento dei pianeti al momento esatto della nostra nascita determina grandemente il nostro modo di essere così come il transito attuale di questi ultimi, nelle nostre dodici case, può fornirci consapevolezze nuove sui nostri modi di agire presenti e futuri. Nessuna banale predizione a cui affidarsi supinamente bensì una autorevole direzione che  i nostri passi possono attivamente imboccare.

Non voglio convincere gli scettici, li comprendo. Io invece credo a tutto questo, senza falsi pudori: è un modo di vedere le cose che mi affascina e coinvolge la mia fantasia in ogni suo aspetto.

Ogni pianeta è un mondo, un mito rappresentativo di una modalità dell’essere, mentre ogni casa è il luogo della nostra realizzazione, del talento, dell’attitudine: l’habitat di una delle tante parti che compongono la nostra variegata personalità.

Siamo popolati da incredibili sfumature amica, non ci limitiamo ad essere un blocco granitico da scolpire lungo la via. Siamo composti di spirito, arte, passioni, di realizzazioni economiche e personali, rapporti con il cibo, di amore, di paterno e materno, di occulto e religioso, d’indole fisica e istintuale, di creatività, forza e debolezza. E ancora molto, molto altro.

Le case parlano di noi e della nostra natura policroma e multiforme.

Mi affascina questo mondo Penelope e mi fa sentire legata all'universo, al cosmo. Guardarsi attraverso il cielo amplifica quel sentimento di unificazione con il tutto che tanto “consola” e, allo stesso tempo, intima all'azione consapevole e mirata.

Ricordi la consapevolezza? Lì risiede ogni risposta spogliata dei segreti o di false giustificazione: “Conosci te stesso”, dicevano gli antichi.

La connessione con l’universo e con la sensibilità psichica, residente oltre la contingenza, entrano a far parte di questa mia nuova vita: le accolgo come doni e conferisco loro il volto di nuovi angeli che conducono e tengono la mano verso la piena realizzazione della mia persona.

Noi ci ammaliamo Penelope e non unicamente di patologie incurabili.

Pigrizia, depressione, pesantezza, egoismo, insoddisfazione e tanti altri mali del vivere prendono il sopravvento su di noi perché non crediamo abbastanza, non abbiamo sufficiente fede nel percorso che ogni giorno ci si apre dinnanzi e nelle forze di cui siamo stati dotati per percorrerlo nel miglior modo possibile.

Ho compreso che questa fiducia la si esplicita solamente dando piena realizzazione ai propri talenti e potenzialità. La consapevolezza di chi siamo e dove stiamo andando ci dona uno sguardo intenso ed amorevole verso noi stessi e ci conduce là, a compiere il mistero per cui siamo volati su questa terra.

Da piccola credevo che un personaggio curioso della mia fantasia, dal nome altrettanto improbabile, trasportasse noi cuccioli di pancia in pancia fino a che non fossimo noi a decidere in quale fermarci, per poter crescere e poi nascere.

Eccomi qua. Sono nata, sono al mondo per realizzare la mia “cosa”, che tutto l’universo si adoperi affinché io, ed ognuno di noi, possa farcela!

Voi pianeti, voi stelle, parlateci, guidateci, indicateci la strada: sarò l’unica ed inimitabile a percorrerla, nel bene e nel male, e desidero arrivare fino in fondo, senza nulla perdere di questa meravigliosa avventura del realizzare me stessa.

Le mie vie si stanno illuminando e il mio cuore è già più pacificato: il buio è dissolto ed ora bisogna muovere i passi giusti, usare i talenti insiti in me indirizzandoli verso l’unica strada possibile.

Sono davvero “a un passo dal possibile”.





Nessun commento:

Posta un commento