domenica 1 giugno 2014

CHE TI PROTEGGA IL MIO RICORDO

Vivere o niente, dice Vasco, e sebbene la sua musica non sia mai stata troppo nelle mi corde, devo ammettere che questa frase mi rappresenta oggi più che mai.

Ho scelto di sporcarmi le mani con ciò che “sfugge al mio controllo”, con l’irrazionalità dei sentimenti che escono ed entrano in me e  mi conducono nei luoghi della bellezza senza eguali o degli spasmi del cuore.

La musica è terapeutica, iniziatica e infinitamente ricca di suggerimenti oltre che d’innegabili e splendide suggestioni. Ho imparato ad apprezzarla e ad amarla come si ama una tisana calda prima di addormentarsi, una coperta avvolgente quando fuori fa freddo o un abbraccio inaspettato quando non ci credevi più. Ho incontrato chi mi ha insegnato ad ascoltarla, amarla, sentirla, interpretarla con curiosità e infinito rispetto: stasera la ascolto con fatica e con amore pensando a chi c’è stato insegnandomi tutto questo.

Le ricorrenze hanno un prezioso significato per la sottoscritta ed oggi, un tot di tempo fa, questo angelo meraviglioso, l’angelo della musica, entrava nella mia vita scardinandone ogni ordine ed ogni certezza stupidamente prestabilita. Le nostre vie si sono scontrate in una sera leggera in cui mi sentivo “un po’ gatta e un po’ Audry”, una sera in cui avevo bisogno di non pensare, di dimenticare e volevo solo una cosa più di ogni altra: Ballare.

E invece no.

Le ricorrenze sono bastarde, ti fanno tornare lì dove non vuoi e ti fanno piangere ma sono anche benevole perché attivano il ricordo positivo, il meraviglioso, il bello che è stato e, in qualche modo, leniscono quel dolore sordo che continui a portarti addosso come uno zaino che pian piano si svuota e ti lascia raddrizzare la schiena.

La musica, la mia musica  dice ”cambia il vento, cambia il tempo” ma dice anche “spero che là dove ora vivi per te sia facile il cammino, che tu non conosca la paura, la tristezza, l’abbandono..che ti protegga il mio ricordo … che tu possa ora riposare” perché il meraviglioso del vivere sta anche nel continuare a gioire e ad amare in silenzio, da lontano, nel solo mondo possibile per certe anime.

 L’amore, per coloro che decidono di vivere e non per chi ha scelto il niente,  è non  avere paura di dire e di salvare la meraviglia di ciò che stato e non è più.


Stai con me stasera, Penelope.







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