Vivere o niente, dice Vasco, e sebbene la sua musica
non sia mai stata troppo nelle mi corde, devo ammettere che questa frase mi
rappresenta oggi più che mai.
Ho scelto di sporcarmi le mani con ciò che “sfugge al mio
controllo”, con l’irrazionalità dei sentimenti che escono ed entrano in me e mi conducono nei luoghi della bellezza senza
eguali o degli spasmi del cuore.
La musica è terapeutica, iniziatica e infinitamente ricca di
suggerimenti oltre che d’innegabili e splendide suggestioni. Ho imparato ad apprezzarla
e ad amarla come si ama una tisana calda prima di addormentarsi, una coperta avvolgente quando fuori fa freddo o un abbraccio inaspettato quando non ci credevi
più. Ho incontrato chi mi ha insegnato ad ascoltarla, amarla, sentirla,
interpretarla con curiosità e infinito rispetto: stasera la ascolto con fatica
e con amore pensando a chi c’è stato insegnandomi tutto questo.
Le ricorrenze hanno un prezioso significato per la sottoscritta
ed oggi, un tot di tempo fa, questo angelo meraviglioso, l’angelo della musica,
entrava nella mia vita scardinandone ogni ordine ed ogni certezza stupidamente
prestabilita. Le nostre vie si sono scontrate in una sera leggera in cui mi sentivo
“un po’ gatta e un po’ Audry”, una sera in cui avevo bisogno di non pensare, di
dimenticare e volevo solo una cosa più di ogni altra: Ballare.
E invece no.
Le ricorrenze sono bastarde, ti fanno tornare lì dove non
vuoi e ti fanno piangere ma sono anche benevole perché attivano il ricordo positivo,
il meraviglioso, il bello che è stato e, in qualche modo, leniscono quel dolore
sordo che continui a portarti addosso come uno zaino che pian piano si svuota e
ti lascia raddrizzare la schiena.
La musica, la mia musica dice ”cambia il vento, cambia il tempo” ma dice anche “spero che là dove ora vivi per te
sia facile il cammino, che tu non conosca la paura, la tristezza, l’abbandono..che
ti protegga il mio ricordo … che tu possa ora riposare” perché il meraviglioso
del vivere sta anche nel continuare a gioire e ad amare in silenzio, da lontano,
nel solo mondo possibile per certe anime.
L’amore, per coloro che
decidono di vivere e non per chi ha
scelto il niente, è non avere paura di dire e di salvare la meraviglia
di ciò che stato e non è più.
Stai con me stasera, Penelope.
Nessun commento:
Posta un commento