venerdì 15 novembre 2013

INCIPIT

Parto dal presupposto che decidere di aprire un blog è indice di narcisismo puro. Sono sinceramente  affetta da un recuperato amore per me stessa che mi conduce, finalmente, verso il centro.
Non voglio perdere i pezzi di questa donna che si ricostruisce dopo il disastro. Ora che sono padrona dei miei  pensieri, è necessario che io li fissi: loro sono la mia direzione verso una meta ancora nebulosa  ma presente.
Questo è un blog contro l’ inconcludenza  e a servizio della rinascita. Questo è il blog di chi si era perduto e ora si è ritrovato, di chi era appendice ed ora è in lotta per diventare protagonista. Il blog di chi avanza perché ha cessato di arretrare dietro all’altro, di chi veleggia verso le incognite, seppur privo di una  rotta perfettamente impostata, ma sospinto da un vento leggero e costante. Qui si ritrovano coloro che sentono, dopo tempo immemorabile,  il desiderio e il coraggio di progettare. Progetto è costruzione, è tendere le mani verso il cielo e dare forma ai sogni. Progettare odora di solidità e fatica, di calore e casa. Progettare fa ancora paura ma non così tanto da rinunciare.
Voglio andare al centro senza tralasciare nulla. Sono sulle tracce di una vita in risveglio, di una pancia gravida di bellezza al limite della deflagrazione. Meravigliosamente infinite sono le  cose da dire, da fare e da donare.
Il  foglio è bianco, l’ordito è pronto: i fili iniziano a conversare tra loro e le parole non smettono di fluire.
Alla fine il mio abito sarà pronto ed io mi vestirò dei fili di colori che pazientemente avvicino, allontano, intreccio e tendo. E sarò pronta, come in quel sogno.

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