In questi
giorni si rafforza in me una certezza incrollabile.
Per quanto
riconosca a noi esseri umani una certa importanza per complessità, rarità e bellezza,
mi rendo perfettamente conto di quanto sia vitale relativizzare il valore che conferiamo a noi stessi in questo nostro meraviglioso mondo.
Mi avvicino a questa consapevolezza quando sperimento le cose “incontrollabili”,
o meglio, quelle su cui non è possibile esercitare controllo perché accadono e
basta.
Arrendiamoci
al fluire di un’esistenza che non sempre avverte con segnali precisi e proviamo
a prenderci un po’ meno sul serio Penelope, lo dico a me ed anche a te.
Nonostante
io sia una fervente sostenitrice del “non caso”, o meglio, del “nulla accade
per caso” avverto che, in alcuni
frangenti la vita, svolta improvvisamente, vira in preda ad una raffica
inafferrabile di vento e l’unica maniera per restare vivi è farsi travolgere e
attraversare dallo sgomento, dalla sorpresa e riprogrammare i nostri files interni
alla luce di quanto appena accaduto. Esistono situazioni, la minoranza per
fortuna, che ti piovono addosso senza
che si possa fare alcunché per evitarle.
Le disgrazie
aeree di questi giorni, le malattie che si presentano o si ripresentano ad un
nostro caro, le visite di un ladro che ci ruba ogni nostro tesoro mentre stiamo
tranquillamente dormendo nel nostro letto o la notizia di un decesso davvero
impensato. Questi alcuni esempi negativi ma le improvvisate della vita possono
anche avere sapori più dolci e positivi.
A te
Penelope cosa accade nella vita di tutti i giorni? Non puoi attendere tutto il
tempo e basta. A proposito dell'attesa, faccio una breve
divagazione per dirti che proprio ieri sono
stata interrogata da un amico che mi chiedeva se secondo me l’idea di attesa
avesse a che fare con l'amore: ho pensato che avrei dovuto interrogarti
sull’'argomento ma, istintivamente, ho detto Si! E dopo ho pianto.
Non
divaghiamo più che è meglio per tutti.
Dimmi, cosa
ti accade di incontrollabile? Hai pianificato ogni cosa e tutto è andato
secondo i tuoi piani? Nessuno ti hai mai rubato la tela? E se fosse accaduto,
quale altro stratagemma avresti escogitato? Non ti sei mai innamorata di un
altro uomo pur non desiderando che accadesse?E se Ulisse non fosse tornato,
dove saresti andata? Cosa avresti fatto della tua esistenza?
L’incontrollabile
può anche essere bellissimo eppure non sempre, quando accade, siamo in grado di
scorgere quella bellezza. Voglio indagare il lato splendido di ciò che esce dal
controllo e non è, pertanto, contenibile nel perimetro delle nostre false
certezze.
La prima
cosa bella che mi viene alla mente è l’amore che ti trova, ti stana e irrompe
proprio quando non lo cerchi, non lo desideri o non credi di averne bisogno.
Cosa esiste più fuori controllo dell’amore che arriva e non ti lascia girare il
capo dall'altra parte? O di un figlio che viene concepito proprio quando “non
era il momento" magari con la “persona sbagliata”?
Queste sono BOMBE che scoppiano nei giardini delle nostre case ben circoscritte, delineate e
arredate con i mobili che abbiamo creduto di scegliere per tutta la vita
immaginandola meravigliosamente sicura e al riparo da ogni inconveniente spiacevole
o inaspettato. Ognuno di noi, io stessa Penelope ci sono cascata, è pervaso
dalla falsa credenza che il “buon comportamento” ci renda immuni da certe
situazioni ma nulla è più fuorviante di un tale pensiero.
Scrivo e in
sottofondo la musica del Titanic mi fa ricordare che quell'avventura disastrosa
iniziò proprio come la vita di tutti noi: salirono tutti su una nave gigantesca
e meravigliosamente arredata, una nave di lusso in viaggio verso una meta
lontana benché raggiungibile. Una metafora della vita di chiunque. Sali a bordo
colmo delle migliori intenzioni, tutto è perfetto: l’ambiente, i compagni di
viaggio, la cucina, gli svaghi. Sei sicuro che nulla potrà impedire il tuo
arrivo a destinazione eppure, un qualcosa di non calcolato accade e a quel porto,
quello che avevi in mente e ti sei
immaginato innumerevoli volte, non arriverai mai.
Ho
conosciuto una donna nella mia vita che ha agito davvero da copione e, pur di rimanere
fedele a quella sceneggiatura, ha resistito affettatamente, sopportando cose
inaccettabili, certa che un giorno sarebbe stata ripagata per la sua forma
sempre straordinariamente ineccepibile. Oggi sta invecchiando priva di tutto
ciò che ha perseguito con tanta convenzionale tenacia priva di passione e cuore e, purtroppo, la rabbia è diventata la sua più
fedele compagna di viaggio. Provo compassione per lei.
Mi fai paura
Penelope, come tutti coloro che non parlano e non dicono.
Non posso pensare che
il tuo unico evento incontrollabile sia stata la partenza di Ulisse. I miei sono stati innumerevoli e , più vivo, più mi si ripresentano davanti. Hai vissuto tu o hai recitato una parte? Temo la tua risposta stasera ma sono pronta ad ascoltarla.
Cosa
nascondi dietro quel volto da sfinge?
So che hai dei segreti da svelare. Non temere, sei normale Penelope.
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