venerdì 21 febbraio 2014

LIBERA TUTTI. LIBERA ME!

Un giovedì sera qualunque, dopo ventisei anni, accade un miracolo. Un incontro che riconduce le sue protagoniste ad un credo comune: la non casualità degli eventi.

Due donne, oggi quarantenni, si ritrovano davanti ad un calice di vino e, cariche di empatica energia, si raccontano l’una all'altra. Semplicemente. Pagine bianche da riempire. Un fiume in piena di parole, risate e sguardi intimi, complici. Si comprendono a prima vista quelle due e le chiacchiere non fanno altro che confermare una reciproca antica intuizione di affinità che risale ai tempi della scuola media.

Non è come ritrovare un amore Penelope, lei non è il mio Ulisse, ma in qualche modo questo incontro mi ha ricongiunta ad una parte di me che avevo sepolto  nella memoria di un passato lontano. E’ stato come riaprire una finestra rimasta chiusa da troppo tempo e godere nuovamente della vista di un panorama, sbiadito nei ricordi, ma mai completamente dimenticato. Una foto che si rimette a fuoco, un vecchio libro rispolverato, ripreso in mano e finalmente compreso.

Il suo sguardo vivacemente acuto e la sua risata fragorosa mi hanno immersa nell'allegria e sfacciataggine di quegli anni in cui ogni sogno sembrava a portata di mano e in cui la musica era la padrona indiscussa di pomeriggi interi dopo la scuola. Ci ritroviamo oggi, dopo molti anni, sotto la stella comune dell’autenticità e dell’energia creativa. 

Questo è il vero miracolo! Oggi siamo pronte per riviverci. 

Probabilmente la vita re incrocia le strade quando si è pronti ad un incontro diverso da quello che è stato in precedenza. Ed ora è il nostro turno.

Forse il sta segreto sta nel pazientare: ci si deve evolvere sia per giungere al punto in cui è necessario abbandonare qualcosa,  sia per ricevere dell’altro. Le resistenze che mettiamo in atto nel frattempo non sono altro che paralizzanti paure e insicurezze, le stesse che, se non superate, possono bloccare una vita e impedirle di spiccare il volo.

La tua storia Penelope continua a farmi da contraltare: in te mi rispecchio e da te desidero prendere le distanze. La vita mi sta insegnando a lasciar andare per ricostruire altro e andare incontro al nuovo. “I miracoli sono un diritto di tutti” come dice il meraviglioso Corso in Miracoli e ancora “i miracoli sono pensieri, sono affermazioni di rinascita, disfano il passato nel presente e così liberano il futuro”


Libera tutti. Libera me!


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