sabato 15 febbraio 2014

C'EST LA VIE!

Penelope, è incredibile!

Siamo qui per fare esperienza, sembra dirmi la vita, in questi giorni.

E’ un continuo susseguirsi di corsi e ricorsi, di mazzate sui denti e incontri straordinari. Mattone su mattone costruisci il tuo muro di conoscenza e la tua corazza da guerriero. Scopri che le persone non sono quello che sembrano, a volte sono peggio, altre meglio, e che la vita non è all'altezza delle aspettative che ci siamo auto costruiti. Si questa cosa delle aspettative o desideri, che dir si voglia, è davvero complicata. Ne parlavo a pranzo con la mia amica di sempre.

Il  fatto è che tutti ci dicono di non avere aspettative ma non è possibile per coloro che hanno compreso che la vita è una responsabilità personale e che l’importante è non fermarsi mai e rifiutare, a gran voce, schematismi, paure e rigidità.

Chiamiamoli desideri, preferisco.

A pranzo oggi abbiamo decretato che è bene averne ma è altrettanto bene, dopo aver convogliato tutte le nostre energie in quella direzione, lasciar scegliere alla vita le modalità e i tempi. Il controllo è un’illusione per cui rilassiamoci in questo mare in piena ,dopo aver spiegato le vele, e lasciamo andare.

La chiave di ogni cosa è la consapevolezza, la sola forza vitale che ti da la direzione, il buon vento. Per essere consapevoli ci vuole lucidità e amore verso se stessi e verso la vita. La consapevolezza, lo dico per esperienza, significa incommensurabile fatica e, diciamoci la verità, chi ne ha voglia?

 In pochi, davvero in pochi.

Io li riconosco ormai: sono quelli  che hanno lo sguardo vivo e curioso, quelli che camminano a testa alta e non si lasciano vivere, quelli che con instancabile energia cercano, cercano, cercano e rischiano personalmente.

Sono in tanti, invece, coloro che si lasciano trasportare, per un po’, dagli entusiasmi della schiera  dei “consapevoli” , ne cavalcano la scia ma poi, quando il gioco si fa duro, mollano adducendo scuse senza dignità che regalano un gran senso d’inadeguatezza all'altro. Non giudico. Ma dico basta! Non trascino più.

Ognuno fa per sé, come dice il mio amico Luca. Ed ha ragione!

Ognuno impari a guardarsi dentro in solitudine e provi a cavarsela da solo in questa selva di mondo mutante e variegato. Si è soli sempre davanti alle verità; gli altri, per quanto preziosi, arrivano dopo.

Chi è sempre pronto a somministrare  aiuto o soccorso in realtà cerca di salvare se stesso, chi è bisognoso tampona una voragine incolmabile, chi ha smesso di fare qualsiasi cosa e si lascia vivere è cinico e senza vitalità, chi non agisce per timore di urtare fragili equilibri è un vile senza gi attributi. Insomma ce n’è davvero per tutti e non se ne viene più a capo. Siamo tutti messi un po’ a testa in giù, soprattutto chi si nasconde dietro ad un’esistenza ideale e “perfetta”.

Resetto e faccio pace con me e con il mondo. Ma da oggi, e qui lo prometto a me stessa, sarò un po’ più corazzata e sulla difensiva. Senza cinismo ma con una sana propensione all'autodifesa.


C’est la vie!


Nessun commento:

Posta un commento