domenica 12 ottobre 2014

EMOZIONI AL VIA, RABBIA INCLUSA!

In questi giorni, carissima Penelope, ho riflettuto sul significato della rabbia come una delle possibili modalità di conquista della verità. Ho compreso emotivamente che queste due realtà viaggiano a braccetto perché, solo lasciando che la rabbia ci metta in contatto con la parte più animalesca del nostro essere, possiamo fare luce sulle nostre verità. Nessuna esclusa.

Ci vuole molto coraggio per arrabbiarsi Penelope, ecco perché ho imparato a diffidare di coloro che non si arrabbiano mai e trovano sempre un ragionevole perché ad ogni avvenimento senza abbandonarsi all'ira. “Mi ci vuole troppa energia per arrabbiarmi, mi costa troppo”, mi sono sentita ripetere per anni. Già, arrabbiarsi ha un prezzo molto alto soprattutto per “l’arrabbiato”; è un viaggio dentro il buco di un vuoto profondo da cui tutti tentiamo di fuggire. Talvolta, il dolore provocato da un tale itinerario può risultare insopportabile. Mi sono trovata più volte sull'orlo di quel precipizio senza avere il coraggio di lasciarmi cadere giù; in molte occasioni della mia vita ho preferito tirare il freno a mano e bloccare tutte le reazioni le emozioni, il dolore, le brutture e, pur di non entrare in contatto diretto con loro, ho detto ALT!

Eppure, ora l’ho compreso, quell'atto di costrizione ci depriva di qualcosa di molto prezioso che è la possibilità di rigenerarci davvero. Il momento della rabbia arriva sempre ed è l’istante della rottura ma soprattutto della perdita di una parte di noi stessi o dell’altro. Sta a noi decidere di darle sfogo o trattenerla. 

La collera ha il potere di metterci in contatto con la nostra parte bestiale e primitiva e, pertanto, è in grado di forgiare e  cambiare i connotati alle cose, alle persone così come al nostro sentire o alle possibili scelte da compiere. Lei è come un  mostro orribile che continuerà a popolare i nostri sogni se non troviamo, in qualche parte dentro di noi, il coraggio di armarci e combatterlo. E non solo, prima di vincerlo dobbiamo guardarlo bene in faccia e sapere con chi avremo a che fare per poter prendere le giuste misure e dosare le forze in modo da arrivare fino alla fine della battaglia.

La rabbia spaventa perché rompe inevitabilmente qualcosa e lascia soli. Fornisce all'altro la motivazione concreta per tagliare i fili, se non è in grado di sostenerla. E ancora, non ci munisce di alibi, la rabbia spoglia, rende vulnerabili: ecco perché è “roba” da gente  con gli attributi.

Penelope, se ti fossi arrabbiata con Ulisse e gli avessi espresso tutto il tuo dolore e il tuo senso di abbandono, forse, ti avrebbe abbandonata davvero. Non avrebbe mascherato il suo abbandono con  un viaggio di lotte e battaglie. Non gli hai mai urlato contro il tuo spasmo delirante per paura di perderlo davvero. Dilla questa verità!Urlala! I non detti creano i disastri; i silenzi alzano i muri più invalicabili.

Sarebbe tornato il tuo Ulisse se avessi davvero dato sfogo alla tua collera? Io credo di si ma quella che non ci ha creduto sei tu Penelope, solo tu!

Perché la rabbia è soprattutto verità.

Apriti finalmente alle tue storture e non trattenere più. Smetti di giudicarti e accetta ogni goccia di te, persino quella colma di veleno. Concediti la rabbia finalmente. Non solo contro te stessa ma anche contro l’altro. Senti tutto il dolore, non ti accontentare di metterlo a tacere con facili sotterfugi; fallo sfogare ed urlare. Ne hai diritto.

La vita poi viene in soccorso; abbi fede, accade.

Da quel fondo di male si risale nuove e rigenerate nelle viscere. Un nuovo sangue scorre nelle tue vene e allora accade …

Accade che la vita ti cambi continuamente, istante dopo istante. Ogni esperienza, ogni incontro aggiunge un pezzo in più a che sei o credi di essere e l’apertura nei confronti del nuovo e dell’inaspettato diventa, a poco a poco, una forza. Accade che inizi a lasciar andare la paura, il senso d’inadeguatezza e ti apri alla vita  maturando fede in lei ma soprattutto in te. Infondo ogni cosa arriva da noi. Accade che sviluppi sentimenti belli ed ampi che ti allargano il cuore e ti rendono capace di contenere molte più verità di quelle che credevi possibili,  i tuoi limiti si ridisegnano creando nuovi spazi che continui a riempire. Alla fine di questo lavoro di ricostruzione ti ritrovi finalmente colma e soddisfatta della tua essenza imperfetta. L’importante è che ogni giudizio su di te venga, da te, sospeso.

Che meraviglia diventare l’attrice protagonista della tua vita e raggiungere un livello di bravura tale per cui ti viene regalato il privilegio di poter scegliere da sola gli abiti da indossare durante ogni singola scena. Sei tu a decidere abiti, trucco, scarpe; sei tu a scrivere le sceneggiature e a sottolineare i vari stati d’animo l’intonazione più naturale. Regista, autrice, attrice, costumista e truccatrice. Il potere è nelle tue mani. O quasi.

In questo luogo di idillio, in cui ogni emozione è palpitante e a vista, ci si arriva per molte vie una delle quali è la capacità di vivere ogni sentimento possibile, rabbia compresa. Più alta è la consapevolezza del tuo valore, più ci si concede, tra le altre cose, RABBIA.

La furia è conseguenza dell’amore Penelope, per se stessi e per l’altro. Senza amore non ci sarebbe culla per lei.

Se sai dare sfogo alla tua ira, allora, hai amato!




Nessun commento:

Posta un commento