In questi giorni, carissima Penelope,
ho riflettuto sul significato della rabbia come una delle possibili modalità di conquista della verità. Ho compreso emotivamente che queste due realtà
viaggiano a braccetto perché, solo lasciando che la rabbia ci metta in contatto
con la parte più animalesca del nostro essere, possiamo fare luce sulle nostre
verità. Nessuna esclusa.
Ci vuole molto coraggio per
arrabbiarsi Penelope, ecco perché ho imparato a diffidare di coloro che non si
arrabbiano mai e trovano sempre un ragionevole perché ad ogni avvenimento senza
abbandonarsi all'ira. “Mi ci vuole troppa energia per arrabbiarmi, mi costa
troppo”, mi sono sentita ripetere per anni. Già, arrabbiarsi ha un prezzo molto
alto soprattutto per “l’arrabbiato”; è un viaggio dentro il buco di un vuoto
profondo da cui tutti tentiamo di fuggire. Talvolta, il dolore provocato da un tale
itinerario può risultare insopportabile. Mi sono trovata più volte sull'orlo di
quel precipizio senza avere il coraggio di lasciarmi cadere giù; in molte
occasioni della mia vita ho preferito tirare il freno a mano e bloccare tutte le reazioni le emozioni, il dolore, le brutture e, pur di non entrare in
contatto diretto con loro, ho detto ALT!
Eppure, ora l’ho compreso, quell'atto
di costrizione ci depriva di qualcosa di molto prezioso che è la possibilità di
rigenerarci davvero. Il momento della rabbia arriva sempre ed è l’istante della
rottura ma soprattutto della perdita di una parte di noi stessi o dell’altro. Sta
a noi decidere di darle sfogo o trattenerla.
La collera ha il potere di metterci
in contatto con la nostra parte bestiale e primitiva e, pertanto, è in grado di forgiare
e cambiare i connotati alle cose, alle
persone così come al nostro sentire o alle possibili scelte da compiere. Lei è come un mostro orribile che continuerà a popolare i
nostri sogni se non troviamo, in qualche parte dentro di noi, il coraggio di
armarci e combatterlo. E non solo, prima di vincerlo dobbiamo guardarlo bene
in faccia e sapere con chi avremo a che fare per poter prendere le giuste
misure e dosare le forze in modo da arrivare fino alla fine della battaglia.
La rabbia spaventa perché rompe
inevitabilmente qualcosa e lascia soli. Fornisce all'altro la
motivazione concreta per tagliare i fili, se non è in grado di sostenerla. E
ancora, non ci munisce di alibi, la rabbia spoglia, rende vulnerabili: ecco
perché è “roba” da gente con gli
attributi.
Penelope, se ti fossi arrabbiata con Ulisse
e gli avessi espresso tutto il tuo dolore e il tuo senso di abbandono, forse,
ti avrebbe abbandonata davvero. Non avrebbe mascherato il suo abbandono con un viaggio di lotte e battaglie. Non gli hai
mai urlato contro il tuo spasmo delirante per paura di perderlo davvero. Dilla
questa verità!Urlala! I non detti creano i disastri; i silenzi alzano i muri
più invalicabili.
Sarebbe tornato il tuo Ulisse se avessi davvero dato sfogo alla tua collera? Io credo di si ma quella che non ci ha creduto sei tu Penelope, solo tu!
Perché la rabbia è soprattutto
verità.
Apriti finalmente alle tue
storture e non trattenere più. Smetti di giudicarti e accetta ogni goccia di
te, persino quella colma di veleno. Concediti la rabbia finalmente. Non solo
contro te stessa ma anche contro l’altro. Senti tutto il dolore, non ti
accontentare di metterlo a tacere con facili sotterfugi; fallo sfogare ed
urlare. Ne hai diritto.
La vita poi viene in soccorso;
abbi fede, accade.
Da quel fondo di male si risale
nuove e rigenerate nelle viscere. Un nuovo sangue scorre nelle tue vene e allora
accade …
Accade che la vita ti cambi
continuamente, istante dopo istante. Ogni esperienza, ogni incontro aggiunge un
pezzo in più a che sei o credi di essere e l’apertura nei confronti del nuovo e
dell’inaspettato diventa, a poco a poco, una forza. Accade che inizi a lasciar
andare la paura, il senso d’inadeguatezza e ti apri alla vita maturando fede in lei ma soprattutto in te.
Infondo ogni cosa arriva da noi. Accade che sviluppi sentimenti belli ed ampi
che ti allargano il cuore e ti rendono capace di contenere molte più verità di
quelle che credevi possibili, i tuoi
limiti si ridisegnano creando nuovi spazi che continui a riempire. Alla fine di
questo lavoro di ricostruzione ti ritrovi finalmente colma e soddisfatta della
tua essenza imperfetta. L’importante è che ogni giudizio su di te venga, da te,
sospeso.
Che meraviglia diventare l’attrice
protagonista della tua vita e raggiungere un livello di bravura tale per cui ti
viene regalato il privilegio di poter
scegliere da sola gli abiti da indossare durante ogni singola scena. Sei tu a
decidere abiti, trucco, scarpe; sei tu a scrivere le sceneggiature e a
sottolineare i vari stati d’animo l’intonazione più naturale. Regista, autrice,
attrice, costumista e truccatrice. Il potere è nelle tue mani. O quasi.
In questo luogo di idillio, in
cui ogni emozione è palpitante e a vista, ci si arriva per molte vie una delle
quali è la capacità di vivere ogni sentimento possibile, rabbia compresa. Più
alta è la consapevolezza del tuo valore, più ci si concede, tra le altre cose, RABBIA.
La furia è conseguenza dell’amore
Penelope, per se stessi e per l’altro. Senza amore non ci sarebbe culla per
lei.
Se sai dare sfogo alla tua ira, allora, hai amato!
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